Delitto in Valtellina, fermato l'uomo

Scritto il 03/08/2025
da Redazione

Insegnante uccisa, confessa il marito

Prima quegli strani rumori, poi le urla, seguite da un silenzio che ha allertato i vicini di casa. Sono stati loro, venerdì sera, ad avvertire i carabinieri sospettando che fosse accaduto qualcosa di strano nell'appartamento di Emilia Nobili, ex professoressa di lettere in pensione residente a Poggiridenti, in provincia di Sondrio. La 75enne era molto conosciuta e stimata in Valtellina. Quando i militari sono arrivati, per la donna era già troppo tardi. L'hanno trovata morta, uccisa dal marito, che poco dopo è stato fermato in strada per un controllo e ha confessato il delitto. Mohamed Rebami, 65 anni, è stato arrestato per omicidio volontario ed è in attesa dell'udienza di convalida del fermo.

L'uomo, di origini marocchine, di dieci anni più giovane della consorte, che nel tempo aveva scelto di convertirsi al cristianesimo per sposarsi in Chiesa, era stato già denunciato in passato per maltrattamenti e violenze, tanto che era scattato il codice rosso assieme all'allontanamento dalla casa familiare. Ma poi la donna aveva deciso di riaccoglierlo sotto lo stesso tetto nonostante le preoccupazioni dei parenti, in particolare del figlio, che in aperto dissenso con la madre aveva per questo lasciato la casa familiare.

Verso le 23 di venerdì tra la coppia è salita di nuovo la tensione, per cause ancora in corso di accertamento. Al culmine del litigio Rebami ha accoltellato a morte la moglie ed è scappato. I carabinieri lo hanno fermato per un controllo di routine mentre girava in macchina in provincia di Lecco. È a loro che ha confessato spontaneamente il delitto: "Ho ucciso mia moglie". Poi ha fornito i dettagli, consentendo agli investigatori di ritrovare sia il coltello sia gli abiti che indossava al momento dell'aggressione e dei quali si era poi disfatto. Durante l'interrogatorio notturno davanti al pm di turno l'uomo ha confermato le sue responsabilità. L'inchiesta dovrà accertare eventuali responsabilità pregresse nella gestione del caso visti i precedenti casi di violenza domestica.