Nessuno ha visto niente. Eppure Simona Cinà, pallavolista 21enne originaria di Capaci, viene trovata morta intorno alle 4 di ieri nella piscina di una villa privata di Bagheria nel corso dei festeggiamenti di laurea di due amici. La migliore amica l'ha lasciata alle 3.20 per far rientro a casa e tutto sembrava normale. Cosa è successo tra le 3.20 e le 4, quando qualcuno si accorge di Simona in piscina e si tuffa per soccorrerla? Viene portata fuori dall'acqua e si cerca di rianimarla.
Sono le 4.13 quando un invitato chiama il 112 e in 10 minuti arrivano, oltre ai carabinieri, i sanitari del 118 che tentano invano la rianimazione. I testimoni vengono sentiti dai militari dell'Arma di Bagheria. Sono 80 invitati, e anche se alcuni hanno abbandonato la festa prima, è necessario per gli inquirenti sentirli tutti per ricostruire la serata. Secondo alcuni dei presenti, Simona potrebbe essere finita in piscina e avere ingerito acqua o potrebbe avere accusato un malore. Ma gli avvocati della famiglia, Gabriele Giambrone e Davide Carnese, ritengono sospetto che nessuno abbia visto nulla. "La consolle del dj e la pista da ballo sono molto vicine alla piscina dice Carnese, che si è recato sul posto all'alba di ieri per cui è strano che nessuno l'abbia vista cadere. Tra l'altro, posso testimoniare io stesso che i faretti all'interno della piscina erano accesi, dunque la zona era illuminata". Un punto oscuro in questa morte riguarda la posizione del corpo. Secondo la ricostruzione ufficiale, Simona è stata ripescata sul fondo della piscina, che raggiunge i 2 metri di profondità, ma il legale smentisce: "Risulta anche da una prima analisi effettuata dal medico legale che Simona era supina", posizione che secondo i difensori è poco compatibile con l'annegamento e, anche se lo fosse, torna l'interrogativo su come sia stato possibile che nessuno se ne sia accorto. Secondo indiscrezioni riportate ai legali, Simona, quando è stata ripescata dall'acqua, indossava un costume prestato da un'amica. Forse non voleva più fare il bagno e si era cambiata il proprio costume bagnato? Il giallo sulla sua morte si infittisce ancora per via dell'incongruenza tra il messaggio whattsapp di invito alla festa, che riportava il simbolo di alcolici accanto alla scritta "ci teniamo a tenervi idratati" e l'assenza di alcol in villa. "C'erano pochi bicchieri e tante bottigliette d'acqua vuote dice un investigatore -. Non è insolito che in una festa si bevano alcolici, lo è invece l'assenza totale di alcolici".
Ad ogni modo l'autorità giudiziaria ha ritenuto di porre sotto sequestro solo la salma della ragazza e non l'immobile, anche se è stato rinvenuto del sangue. Apparterrebbe a un invitato che ha detto di essersi ferito sferrando un calcio alla notizia della morte di Simona. Il giovane è stato portato in caserma per il prelievo del dna. "Simona era una salutista, sportiva, faceva pallavolo, surf e sapeva nuotare bene dice l'avvocato Carnese -. Cosa è accaduto? La famiglia vuole risalire presto alla verità. È per questo che stiamo depositando istanza perché l'autopsia sia eseguita il prima possibile". I genitori hanno scoperto della morte di Simona in maniera brutale. Non vedendola rientrare erano preoccupati e alle 4.50 l'hanno chiamata al cellulare. Ha risposto un giovane che li ha informati che la figlia stava male. Al loro arrivo l'hanno trovata morta.